CASERA TARTOI (mt. 1711)

La casera Tartoi sorge in una magnifica conca alpestre compresa tra le pendici del monte Piova e del monte Tiarfin. La casera dispone di cucina, caminetto e tavoli ed è gestito nel periodo estivo con cucina, ristoro e possibilità di pernottare. La casera è raggiungibile da Forni di Sopra attraverso una pista forestale con segnavia CAI n.208 - 211. Al piano sopra stanza - bivacco con brande e materassi sempre aperta.

MALGA TARTOI

 

ESCURSIONE PANORAMICA IN MALGA TARTOI

La malga Tartoi, pur completamente ripristinata, rispecchia lo stile alpino tipico della nostra valle, con l’edificio costruito interamente in pietra incassato nel terreno, col legno di larice presente nel piano superiore e il tetto coperto di scandole. Il piano terra destinato alla lavorazione del latte, cucina e dispensa; il primo piano, cui si accede dalla scala esterna, suddiviso in camerate e aggettante, come tutte le malghe fornesi, a creare un porticato sulla facciata principale.
Il ricovero del bestiame che affianca la casera, anch'esso rimesso a nuovo, ha la consueta forma quadrata così da ottimizzare spazio, lavoro e sistemi irrigui di concimazione. Entrando nel "tàmar" e guardandoci un po' attorno possiamo vedere l'altezza estremamente ridotta dei ricoveri, a testimoniare una pregiata selezione bovina di ridotte dimensioni, adatta a questi pascoli alpini,. produttrice di un latte unico. Il ciottolato del cortile degrada verso le canalette delle "logge", così la pioggia fa scolare il letame nella grande vasca, poi da questa sul pascolo. L’acqua arriva sino alla casera e all'abbeveratoio esterno. La possibilità di pernottamento e di utilizzo di alcuni vani é possibile in tutte le stagioni.

MALGA TARTOI

 

ACCESSO:
Da Forni di Sopra: si imbocca la via che parte dalla Piazza Centrale di Vico (mt.907): il divieto di transito che si trova proprio all’inizio del percorso obbliga a lasciare le autovetture in paese. La strada forestale, contrassegnata dal n° C.A.I. 208, sale direttamente alla malga Tartoi che si raggiunge comodamente in circa 2.30 ore con un dislivello in salita di mt. 804. Fare attenzione che a circa mt.1500 di quota si lascia a destra il tratto che porta alla malga Tragonia, proseguendo diritti in direzione Nord. Il tracciato é adatto anche agli appasionati di Mountain Bike e, d'inverno, Ciaspole e sci da alpinismo, leggi....
Volendo si può seguire a tratti il vecchio sentiero che, partendo dai tornanti del colle "Duviès", offre altre emozioni ovvero una variante per il rientro.

Da Casera Razzo: lungo la statale a monte della casera (mt.1739) si imbocca il sentiero n° 208 che sale i pascoli del "Col Marende" fino alla retrostante forcella (mt. 2003), poco più sù si imbocca decisamente il canalone che porta a mt. 2290 di "Forca Rossa", da qui si scende il vallone sovrastato dal "Crodon di Tiarfin" fin oltre le sue propaggini Ovest, dove girando a sinistra (mt.1994) si supera la discesa e lungo ameni pascoli e scorci panoramici si raggiunge la malga. Ore 3.30

Dal Rifugio ten. Fabbro: si risale per sentiero non segnato la dorsale di fronte al rifugio seguendo la sciovia. A quota 2000 si entra nella Val Larga costeggiando il Tudaio di Razzo per poi risalire all'ampia e panoramica Forcella Naiareit (mt.2120). Da qui si scende per magnifici prati sino all'infossatura a intercettare il segnavia 208 che ci porta in casera. Ore 3.00

Dalla malga Varmost: dagli impianti a fianco della casera (mt.1758) si obliqua lentamente verso Est fino a superare il costone che immette nella attigua vallata, da qui si scende alla mulattiera per poi risalire in breve verso la Malga seguendo i segnavia n° 211. Ore 0.45

 

COLLEGAMENTI :
Forni di Sopra (mt.907) ore 2.30 - n° 211
Malga Varmost (1758) ore 0.45 - n° 211
Malga Tragonia (mt. 1760) ore 1.00 - n° 211
Casera Razzo (mt.1739) ore 3.30 - n° 208

 

MAPPA ESCURSIONE PER MALGA TARTOI
 

 

NEI DINTORNI DI MALGA TARTOI:
La malga adagiata perfettamente ai piedi del "Patinostri" é contornata da rilievi tipici delle Prealpi Carniche, monti erbosi adatti al rude pascolo ovino, lasciando i pochi pianori vallivi ai bovini. I sentieri calcano gli antichi solchi della transumanza, quelli che portano ai prati selvaggi di alti terrazzamenti glaciali. Percorsi che conducono alle falde del "Tudali" (mt.2316), nell'anfiteatro degli "Agons" sotto i "Puntioi" e verso gli altipiani di "Tiàrfin" (mt.1880-2000). Ed é proprio qui che incontriamo i ghiaioni. Enormi sfasciumi che scendono dal dolomitico "Crodon di Tiàrfin" (mt. 2413) e dalla retrostante catena che segna il confine con il pianoro di Razzo. Altri incontri sono possibili per l'escursionista rispettoso, come camosci e marmotte, aquile a gracchi che al pari della estiva moltitudine di fiori accompagnano in silenzio i suoi passi.

 

STORIA DELLA MALGA TARTOI:
Entrando nella rinnovata casera l’architrave porta la scritta “sulle rovine si edificava 2 luglio 1874 M.C.T.“ (cioè Malga Comunale Tartoi). Il caratteristico anfiteatro che racchiude questa malga comprende in sè una eccezionale ricchezza di specie vegetali e animali. Da sempre questa casera é considerata la beniamina dai fornesi, da sempre questi pascoli sono considerati i migliori di Forni. La malga monticata sino agli anni '80 da fine giugno al 7 settembre, viene utilizzata ancor oggi anche se con numeri minori e di sole giovenche.  Così la descrive Enrico Marchettano (Bollettino della Assoc. Agraria Friulana - 1911):
"Il bestiame che alpeggia in Tortòi é dato da 130 vacche da latte, 40 vacche asciutte, 50 vitelli; ... la malga é provvista di buona acqua; ... Il caseificio é esercitato collo stesso indirizzo delle altre malghe di Forni di Sopra: si ottengono, in Tortòi, circa 17 quintali di formaggio, 6 di burro e 5,5 di ricotta, notammo in Tortòi (1906) che la lavorazione del latte era eseguita da una donna-casaro."

malga tartoi inizi 1900

tartoi 1930