CASERA MONTEMAGGIORE (Mamaiou) mt. 1729
Bivacco Elidio Francescutto

La malga Montemaggiore (Mamaiou in dialetto locale) é posta alle propaggini del massiccio del Clapsavon. E' accessibile facilmente da Forni di Sopra lungo la strada forestale che sale dalla località "Tiviei" verso località "Duns" (quota 1400 m) e poi seguendo il sentiero CAI n. 210. Nei pressi della Casera si trova il Bivacco Elidio Francescutto, cestotodal CAI di Casarsa della delizia (UD). Il bivacco Francescutto sorge su un panoramico ripiano erboso ed è stato ricavato da una valida opera di risistemazione a partire da una vecchia stalla nei pressi di casera Montemaggiore. La dotazione comprende cucina economica, tavoli nonché una annessa stanza con brande a castello per 6 posti. All'esterno vasca con sorgente. Servizi esterni. La casera Montemaggiore è spartana e non è gestita.

Nella foto: il Monte Clapsavon m. 2462 (dietro si vede la punta del Bivera) con sotto la Malga montegaggiore ed il bivacco E. Francescutto

clap savon bivera malga montemaggiore biv francescutto

 

CASERA MONTEMAGGIORE E DINTORNI

Il Bivacco è un comodo punto di appoggio per la salita alla spettcolare cima panoramica del Monte Clapsavon m. 2462.  Altre possibilità interessanti sono i dirimpettai " monte Lagna", alle falde Sud del quale passa il sentiero 211 verso "Tragonia", oppure l'alta "Forcella Forada" che col sentiero 211/a porta sempra alla stessa casera. Verso Est invece seguendo il segnavia 213 si può raggiungere forcella Rancolin.

casera montemaggiore

ACCESSO:

Dal centro di Forni di Sopra percorriamo la comunale fino al grande pianoro di Tiviei (mt.1050), dove parte il sentiero n° 210. Volendo si può continuare lungo la comoda ma più lunga strada forestale, che ritroviamo per breve tratto a mt.1200, per poi continuare lungo l'antica e bella mulattiera (trasformata tra un po' anche questa in strada). Dopo aver intercettato il bivio di "Tamaras" (mt.1375) si attraversa il pianoro di "Duns" (mt.1400) per poi inoltrarsi nel greto del torrente Agozza, dove in seguito alla disatrosa alluvione del 1966 la traccia si fa meno evidente, risultando comodo seguire i segni bianco-rossi. Superate due balze rocciose si giunge nei pascoli della malga. Tempo impiegato circa due ore.

COLLEGAMENTI :
Malga Tragonia ore 1.30 - n° 211
Malga Tragonia ore 2.30 - n° 211/a
Malga Chiansaveit (mt.1698) ore 1.30 - n° 210
Casera Costa Baton ore 2.30 - n°213

 

 

MAPPA ESCURSIONE PER CASERA MONTEMAGGIORE
 
mappa mappa montemaggiore
 

 

CARATTERISTICHE :
Le grandi malghe fornesi destinate al pascolo estivo sono tutte strutturate su due piani. Il piano terra in muratura é diviso in tre locali: quello centrale, destinato alla lavorazione del latte, é fornito di focolare ed era pure utilizzato dai pastori nelle ore diurne e per la consumazione dei pasti; le altre due stanze erano adoperate una per mantenere fresco il latte (facendo scorrere l'acqua nei giorni torridi sotto le bacinelle), lasciato a riposare affinchè affiori la panna, che poi nella zangola diventava burro, l’altra serviva da magazzino per la conservazione dei prodotti. La temperatura estiva di questi locali laterali è costantemente fresca, non solo per lo spessore dei muri di pietra ma soprattutto per il loro parziale interramento del pianterreno addossato al monte. Il primo piano era destinato come dormitorio per i pastori, tranne la parte centrale, quella sopra il fuoco, dove lo spazio era usufruito per affumicare le ricotte poste su una griglia di legno. L'ubicazione, come di consueto, evidenzia la centralità verso i pascoli e la protezione dalle slavine, mentre é sempre presente la circolare cisterna del letame. L'acqua é derivata dal vicino rio di "Ciana" e i servizi sono stati ricavati nella parte di "tamar" quadrato, con le logge verso Ovest purtroppo, addossato alla casera. Chi giunge in una malga spesso non si sofferma su cose che considera "naturali", come la disposizione degli edifici, le murature, le canalizzazioni del letame, la qualità del legno lavorato. In alto a Est si intravede l'ospitale bivacco Francescutto, ricavato nel vecchio stallone dei vitelli, che dispone di una parte comune con un locale arredato fornito di stufa e otto posti letto, l'acqua é sul retro.

casera montemaggiore b

STORIA DELLA MALGA MONTEMAGGIORE:

Già dal 1318 si trovano delle scritture che parlano del pascolo di “Mamaiou“, ma anche per questa Malga si dovette arrivare ai primi dell'800, quando la comunità di Forni di Sopra dettò nuove regole di alpeggio e rese più consoni i ricoveri per pastori e bestiame. Il terrazzo che ospita i pascoli é situato ai piedi del grande massiccio del "Clap Savon", alla testata del torrente Agozza. Di fronte alla casera si erge l'erboso monte "Lagna" che assieme al friabile "Forada", divisi dall'omonima forcella, fa da confine con i pascoli della vicina malga Tragonia. Chiudono l'anfiteartro i costoni pascolivi che affiancano la valle di "Ciana", porta d'accesso per il "Clap Savon" e scollinamento verso casera "Chiasaveit".
Il nome “Mamaiou“ deriva sicuramente dalla formula latina “mont–maior“, ma in questo caso non tradotta come montagna più grande ma bensi, riferita all’alpeggio maggiore: malga in fornese é “mont“, da cui "montia", monticare. Così la descrive Enrico Marchettano (Bollettino della Assoc. Agraria Friulana - 1911):
In Montemaggiore "alpeggiano normalmente 85 vacche da latte, 25 giovenche e 35 vitelli, quest'ultimi alloggiati nel ricovero posto più in alto separato dalla casera. Produzione media annua: 13 ql. di formaggio, 4 di burro e 3,5 di ricotta." Lo stallone dei vitelli dunque é distinto dalla casera, ed è proprio questo edificio che nel 1992, grazie ad un gruppo di Amici della Montagna di S.Giovanni - Casarsa della Delizia, viene ristrutturato e adibito a bivacco sempre aperto, dedicato all’amico Elidio Francescutto.